Digital Storytelling: cos’è, strumenti, esempi

Esattamente, il digital storytelling cos’è e in che modo può essere utilizzato in ambito didattico? Che si parli di scuole elementari, medie o di università, lo storytelling digitale può essere un ottimo strumento didattico per coinvolgere gli studenti sia proponendo loro contenuti, sia spingendoli a creare e raccontare storie attraverso tecnologie digitali. Si tratta di un elemento perfetto per il marketing, per promuovere i servizi di una compagnia.

In questo articolo andremo a spiegare che cosa significa storytelling digitale, quali sono le tecnologie migliori per raccontare delle storie digitali e faremo qualche esempio pratico di quello che potete realizzare, a seconda della tipologia di argomento e dei contenuti trattati.

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Che cosa si intende per storytelling digitale

Se si cerca una definizione per il concetto di Digital Storytelling, si può utilizzare la seguente frase: una narrazione creata tramite l’utilizzo di una serie di tecnologie e contenuti di natura digitale. All’atto pratico, si tratta di organizzare dei contenuti digitali all’interno di una struttura che abbia un elemento narrativo. Il risultato finale che si va a ottenere è quello di un racconto costruito tramite un elemento multimediale come video, audio, testi, mappe, immagini e non solo.

Lo storytelling digitale ha in sé un forte fascino, in quanto le sue radici si rifanno alle storie, al racconto e alla sua natura fabulatoria. In altre parole, si tratta di uno strumento gratificante da usare, come molti altri contenuti dalla forma narrativa. In ambito didattico permette di spiegare concetti complicati e astratti in modo più semplice e facilita la memorizzazione di tali informazioni complesse grazie a storie e contenuti con una struttura narrativa. Nel marketing assume un altro significato e permette di raccontare i punti di forza dei servizi o la filosofia di un’azienda tramite storie, più interessanti da ascoltare e guardare.

Sfruttare il digital storytelling per la didattica fa anche sì che gli studenti siano più coinvolti e memorizzino informazioni e contenuti di una lezione più facilmente. Non dobbiamo poi dimenticare che il digital storytelling favorisce lo scambio collaborativo delle conoscenze, spingendo gli studenti alla comunicazione; potenzia anche lo spirito critico e aiuta a sviluppare la capacità di cercare interpretazioni aggiuntive di fronte a una nuova tematica o una struttura concettuale.

Lo storytelling nei secoli

Lo “storytelling” non è ovviamente una novità ed è parte della storia della cultura umana e della sua comunicazione, anche se il significato effettivo ha assunto valori diversi nel tempo in base alle tecnologie a disposizione e ai contenuti trattati dalle storie. Possiamo partire sin dai tempi delle incisioni rupestri e arrivare senza difficoltà fino a i tempi degli antichi greci, dove le storie assumevano la forma narrativa dei miti, senza dimenticare l’influenza delle storie della civiltà mesopotamiche e delle storie del popolo ebraico, la cui educazione si fonda sulla narrazione e sulla comunicazione.

Passando a tempi più recenti, lo storytelling odierno ha preso forma negli Stati Uniti d’America con la nomenclatura di Storytelling Management assumendo diversi valori. Si trattava in quel caso non di uno elemento didattico di narrazione, ma principalmente di una strategia di marketing pensata ad esempio per la gestione della propria azienda e la condivisione di informazioni commerciali sui propri servizi.

Lo storytelling viene usato anche per i servizi giornalistici così come nella politica, che fa largo uso di varie storie e delle tecniche di storytelling per presentare i propri valori agli elettori tramite la comunicazione verbale o visiva, anche se il concetto assume in questo caso una definizione, dei valori e una forma narrativa ben differente. In ambito pedagogico, invece, si guarda allo storytelling in qualità di elemento retorico e di narrazione che aiuta a comunicare idee, valori, informazioni ed esperienze.

Varie forme di storytelling digitale

La modernità ha però aggiunto il “digitale” allo “storytelling” e il suo significato è cambiato. Lo storytelling digitale, come già detto nella prima definizione, utilizza tecnologie digitali con la finalità di produrre una narrazione transmediale, che possono assumere una forma tra le seguenti:

  • Linea del tempo, per creare una narrazione di eventi ordinati cronologicamente.
  • Storymapping, per connettere un elemento narrativo ad un altro dentro delle storie su una mappa geografica.
  • Transmedia, per narrare un evento complesso tramite molteplici media, da immagini a video a effetti audio.
  • Visual Storytelling, per raccontare storie tramite immagini.
  • Video storytelling, per mostrare delle storie tramite un video interattivo, arricchito di testi, immagini e link.

Strumenti per digital storytelling

A questo punto, abbiamo un’idea più chiara di cosa sia lo storytelling digitale e di quale sia il suo significato, ma ancora non abbiamo degli strumenti e le tecnologie per dare forma a queste storie multimediali. Vediamo quindi alcuni software che potete trovare online che gli insegnanti possono usare in ambito didattico.

iSpring Suite

iSpring Suite è un authoring tool potente che si configura direttamente all’interno di PowerPoint, il software di Microsoft. Questo strumento permette di realizzare una presentazione o di basarsi su un file ppt già pronto, all’interno del quale possono essere inseriti alcuni ritocchi, come elementi interattivi e immagini, con le funzioni esclusive di iSpring Suite. Puoi scoprire tutte le funzionalità richiedendo una demo di 30 minuti, oppure provarle grazie alla prova gratuita di 14 giorni.

iSpring Suite si basa sull’interattività e permette di inserire molteplici elementi multimediali per raccontare storie. È possibile ad esempio registrare video e fare editing, con uno strumento dedicato molto semplice da usare, aggiungendo immagini, audio, scritte ed effetti. È anche possibile quiz interattivi a risposta multipla, simulazioni di prove pratiche basate su immagini e simulazioni di dialoghi interattivi.

iSpring Suite include anche l’accesso a un catalogo di immagini, compresi ambienti e persone in varie pose, così da poter realizzare sfondi per le proprie diapositive e realizzare storie visive facilmente. Inoltre, iSpring Suite include molteplici modelli e layout per le slide, così da poter realizzare in pochi clic la diapositiva di cui si ha bisogno, inserendo solo il testo e le immagini.

iSpring Suite permette anche di lavorare con altre persone – come altri insegnanti, studenti o un gruppo di esperti di marketing che devono promuovere i servizi di un’azienda – a un solo progetto online, pubblicare quanto creato su oltre 156 piattaforme LMS e rendere i contenuti compatibili con computer, tablet e smartphone. Si tratta di un programma facilissimo da usare: non avrete problemi a capire come inserire un digital storytelling in PowerPoint.

Scratch

Scratch è uno strumento gratuito di coding, realizzato dalla Fondazione Scartch, un’organizzazione no-profit. Si tratta di un linguaggio di programmazione di facile utilizzo pensato per i più giovani e permette di raccontare storie digitali, ma anche realizzare contenuti come giochi e animazioni.

Scratch si pone come obiettivo lo sviluppo del pensiero creativo, del ragionamento sistematico e della collaborazione. Dispone di varie risorse, ad esempio tutorial, Schede di programmazione che includono istruzioni passo-passo su tanti tipi di progetti e conta anche su una community su Facebook in lingua inglese chiamata Teaching with Scratch. Il programma è anche in italiano.

KidPad

KidPad è uno strumento gratuito autoriale pensato per i bambini e per insegnare valori come la collaborazione, la comunicazione e la condivisione tramite le storie. Permette di disegnare su una superficie bianca usando un sistema di strumenti locali che possono essere afferrati, usati e “appoggiati” sulla superficie. KidPad, connettendo vari mouse al computer, permette ai bambini di collaborare sullo stesso progetto nello stesso momento, usando in contemporanea alcuni tool, come i pastelli colorati e li spinge alla condivisione di tali strumenti. Purtroppo questa funzione è supportata solo su sistema operativo Windows 98. Con i computer più recenti è necessario far agire i bambini a turno.

KidPad è pensato per permettere ai bambini di esprimere le proprie idee e storie in modo visivo e per spingere alla collaborazione: ad esempio, il colore arancio non è presente e i bambini devono usare il rosso e poi il giallo per creare il nuovo colore. Per spingere alla condivisione, si può assegnare a ogni bambino un solo colore e farli lavorare a turno.

Digital storytelling: esempi pratici da iSpring Suite

Anche possedendo degli strumenti per fare storytelling digitale, ci si potrebbe trovare in difficoltà a immaginare come proporre degli esercizi per una classe di studenti. Per questo motivo, vi offriamo qualche esempio da usare in forma integrale o come fonte di ispirazione per fare storytelling digitale in ambito didattico.

Scrittura creativa

Da soli o in coppie, gli studenti devo realizzare storie creative. Si può ad esempio raccontare storie riguardo a un’esperienza personale che si è vissuta aggiungendo però un elemento fittizio. Si può anche raccontare storie completamente inventate, magari a partire da un elemento studiato a lezione: un facile esempio, per una lezione di storia o filosofia, è scrivere storie fittizie su una giornata della vita di Socrate.

Questo tipo di digital storytelling è molto utile anche per le lezioni dedicate a una lingua straniera, per esercitarsi nel suo utilizzo. È buona cosa anche definire dei generi per il compito, ovviamente in base ai contenuti: si possono raccontare storie comiche, delle avventure, un’opera drammatica, fantasy o via dicendo.

Invece di scrivere le storie in forma testuale, però, gli studenti devono creare una sceneggiatura e poi illustrarla e narrare i fatti attorno agli elementi multimediali. Si può decidere in percentuale quanto deve essere scritto e quanto deve essere raccontato tramite un elemento visivo e sonoro.

La lunghezza delle storie suggerita per questo tipo di digital storytelling è dai due ai quattro minuti e il tempo di completamento di questo lavoro dovrebbe essere di circa un mese.

Compito scientifico

Lo storytelling digitale non è utile solo per la scrittura creativa. Questo tipo di compiti può rendere l’approccio a materie scientifiche più creativo e aiuta a rendere l’esperienza più interessante, sia per chi fa lo storytelling che per chi è spettatore.

In questo caso, il digital storytelling di ambito scientifico è da assegnare a un gruppo più che a un singolo: si tratta di un compito più complesso da portare a termine rispetto a un semplice racconto, quindi avere più persone che se ne occupano garantisce una qualità finale superiore.

Lo scopo di questo digital storytelling è definire e descrivere uno specifico concetto scientifico utilizzando immagini, video, testi e suoni. Facciamo qualche esempio: si può descrivere la crescita e la divisione delle cellule animali o vegetali, raccontare le caratteristiche di un habitat o delle dieta di alcuni animali o di certe specie, o la scoperta di nuove tecnologie. In generale, è perfetto qualsiasi argomento che richiede descrizioni approfondite per essere raccontato.

La lunghezza delle storie suggerita per questo tipo di digital storytelling è tra i quattro e i sei minuti. Gli studenti dovrebbero presentare la sceneggiatura del proprio lavoro entro una settimana dall’assegnazione e dovrebbero avere poi altre tre settimane per lavorare alla presentazione completa. Se si scelgono argomenti molto complessi e si desidera che gli studenti lavorino a un progetto massiccio, si può raddoppiare la lunghezza delle presentazione e dare loro un trimestre per completare il compito.

Matematica o statistica

Questo compito di digital storytelling è pensato per piccoli gruppi. Ognuno di essi deve presentare uno specifico concetto matematico al resto della classe. Se l’argomento scelto è particolarmente complesso, si può assegnare a tutta la classe lo stesso e confrontare i risultati. Ovviamente si può assegnare argomenti diversi così che gli studenti vedano e apprendano altri concetti matematici tramite le presentazioni altrui.

Nel lavorare a questo digital storytelling, gli studenti devono porsi l’obiettivo di raccontare storie che illustrino il concetto matematico assegnato tramite immagini, testi e video. L’idea è che gli studenti devono trovare un vero problema nel mondo, pratico, che può essere risolto solo tramite l’utilizzo del concetto matematico assegnato. In altre parole, gli studenti devono creare storie che includano dei personaggi, delle azioni, un problema da risolvere e spiegare in che modo il concetto matematico permetta di risolvere quel problema specifico.

È una buona cosa se il problema scelto può essere risolto solo da quel specifico concetto matematico assegnato agli studenti. Si potrebbe anche far spiegare agli studenti perché altri concetti matematici non sono invece d’aiuto nel caso specifico narrato nel digital storytelling.

Questo esercizio di digital storytelling non dovrebbe essere troppo lungo: l’obiettivo non è raccontare storie complesse, ma andare dritti al sodo del problema pratico con pochi contenuti superflui e presentare il concetto matematico alla base. La lunghezza delle storie dovrebbe quindi essere tra i due e i quattro minuti. La sceneggiatura alla base delle presentazione dovrebbe essere consegnata entro una settimana, mentre il lavoro completo dovrebbe ricevere altre tre settimane per il resto dei contenuti.

Storia, antropologia, cultura

Le scienze sociali sono particolarmente adatte all’approccio tramite digital storytelling in quanto trattano in modo naturale di persone e delle loro esperienze. Non è quindi complicato assegnare un compito per materie come la storia, l’antropologia e in generale per qualsiasi tipo di studio legato alla cultura e ai valori di un popolo o di un luogo.

La presentazione narrativa di un argomento storico tramite digital storytelling permette a chi crea il racconto di apprendere in modo interessante gli argomenti di riferimento e a chi ascolta di scoprire argomenti tramite modalità alternative. La storia spesso è ritenuta poco interessante dagli studenti e l’approccio alla materia tramite uno strumento di narrazione come il digital storytelling può aiutare a incanalare la loro attenzione su queste esperienze.

Questo compito può essere svolto da soli o in coppia (soprattutto se gli studenti sono molto giovani). Gli studenti devono creare due personaggi che provengono da culture o epoche con valori differenti e presentarli all’interno di storie che narrino delle loro differenze e similitudini, tramite una narrazione per immagini.

Ad esempio, si può raccontare delle differenze sociali tra l’Inghilterra del 19° secolo e quella del 21° secolo, sotto la regina Vittoria e la regina Elisabetta. Oppure si può proporre un confronto tra i valori religiosi di diverse culture collocate nello stesso periodo storico, o anche raccontare delle differenze della crescita dell’impero Ottomano e quello Cinese. Pensiamo però anche all’architettura, con un confronto tra quella romana e quella bavarese. Anche in ambito artistico è possibile creare digital storytelling, confrontando diverse linee artistiche.

La lunghezza delle storie dovrebbe essere compresa tra i cinque e i sette minuti. La sceneggiatura della narrazione dovrebbe essere consegnata entro una settimana, con altre tre settimane per realizzare l’intera presentazione di storytelling multimediale.

Saggi

I saggi sono i più complessi da scrivere e lo storytelling saggistico è uno dei più difficili da applicare. È necessaria grande creatività e tanto impegno, a causa della sua struttura più elaborata. In gruppi, gli studenti illustrano uno specifico argomento proponendo una tesi raccontata tramite le tecniche dello storytelling digitale. Bisogna ricordare che questo tipo di compito non deve essere creato solo per chi deve assegnare il voto, come un normale saggio, ma a un gruppo di ascoltatori. Questo significa che si deve avere un approccio diverso, ovvero lo storytelling deve essere presentato in modo interessante per mantenere l’attenzione di tutti.

Un modo per farlo è creare un personaggio principale tramite il quale vengono raccontati degli eventi. Il personaggio avrà idee, valori e sentimenti sull’argomento e tramite queste si esprimerà la tesi alla base del saggio, usando per immagini per far proseguire la narrazione.

La lunghezza tipica delle storie di questo tipo è tra i quattro e i sei minuti. Per la presentazione della sceneggiatura, è consigliabile dare una decina di giorni, con un mese totale per il completamento del compito. Il numero di studenti assegnato a uno stesso storytelling varia dal singolo fino a un gruppo di quattro a seconda del livello di difficoltà dell’argomento trattato.

Pensieri Finali

In questo nostro articolo abbiamo quindi visto qual è il significato di storytelling digitale, in che modo si è evoluto nei secoli e quali sono gli strumenti più comodi a seconda delle necessità, didattiche o per servizi di marketing. iSpring Suite, in particolar modo, propone molteplici funzioni utili, direttamente all’interno di PowerPoint, che potete scoprire attraverso la demo o provare in prima persona già ora tramite la prova gratuita di 14 giorni. Il digital storytelling, in poche parole, è una tecnica molto utile in ambito didattico e dovrebbe essere sfruttata il più possibile per coinvolgere e ispirare gli studenti.

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