Formatore professionale: come diventarlo e cosa vi serve per esserlo

La figura del formatore professionale sta diventando sempre più rilevante nel mercato del lavoro odierno e diventare un formatore professionale è l’obiettivo di molti. Le aziende di tutto il mondo sanno che la formazione è di primaria importanza, una necessità più che una possibilità.

Il posto di lavoro è una scuola e la forza lavoro deve continuare a puntare a un miglioramento senza fine. L’azienda non ha sempre la possibilità e la capacità di occuparsi dell’insegnamento e cerca professionisti che vogliano lavorare come formatore e che si occupino della progettazione di corsi di apprendimento in sua vece. Come diventare formatore aziendale è quindi sempre più spesso la domanda di molti.

Esattamente però quali sono le caratteristiche di questa professione? Come si fa a diventare un formatore commerciale e quali sono i giusti strumenti per fare questo lavoro? In questo nostro articolo risponderemo a tutte queste domande.

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Formatore: il significato

Iniziamo dalle base, definendo esattamente il significato di formatore. Questa figura è un professionista che ha il compito di occuparsi della progettazione di percorsi di insegnamento, della trasmissioni di capacità tecniche, dello sviluppo della persona a livello professionale e della valutazione e verifica dei progressi conseguiti con gli studi.

Si tratta in altre parole di un insegnante che lavora in azienda ma anche uno specialista di contenuti – come il settore informatico, tecnico e non solo – che lavora come libero professionista o come dipendente.

Il ruolo di formatore aziendale non è solo di entrare in una aula (reale o digitale) e di spostare informazioni sui lavoratori / studenti. Il suo scopo è sviluppare tutta una serie di conoscenze e competenze che aiutino il dipendente a essere la risorsa di cui una azienda ha bisogno.

Il formatore aziendale ha anche il compito di analizzare le necessità di una impresa, calibrando così i propri corsi di formazione in base alle aree nelle quali si notano carenze.

Come diventare un formatore aziendale?

Se si è in generale interessati a capire come diventare formatore per adulti si sappia che è necessario avere una serie di basi sulle quali poggiarsi. Avere un background universitario nel campo della formazione può essere un punto di partenza, ma ricordate che non si tratta di una laurea da formatore specializzata e richiede molto tempo.

Per creare un profilo professionale da formatore aziendale e trovare più facilmente sbocchi lavorativi è meglio optare per dei corsi per diventare formatori aziendali.

Premesso che serve una capacità pregresse in un campo specifico, un corso dedicato può richiedere al massimo qualche settimana e dà le basi per iniziare una carriera in questo settore. Se volete sapere come diventare formatore accreditato, sappiate che serve optare per corsi di apprendimento con una certificazione accreditata da MIUR.

Fare dei corsi di aggiornamento sugli argomenti chiave che vogliamo insegnare può essere un ulteriore modo per rafforzare le possibilità di successo, così da apprendere con ordine anche come trasmettere nel modo migliore conoscenze e competenze.

Il formatore certificato può essere un docente che ha già un background accademico come formatore nelle scuole, un manager che vuole trasmettere le proprie competenze al personale in carriera e che vuole ampliare le proprie possibilità lavorando come freelance e investendo sulla propria crescita e competenza, dimostrando la propria competitività.

Cosa fa un formatore?

Fin’ora abbiamo visto in modo generico il concetto di formatore, ma è bene cercare di approfondire maggiormente la questione per comprendere al meglio che tipo di lavoro vi ritrovereste a fare in caso decideste di proseguire su questo percorso professionale.

Cosa fa un formatore? Un formatore aziendale deve svolgere varie mansioni nel corso di formazione di una tipica giornata lavorativa. Prima di tutto, deve definire quali sono le capacità e le competenze che gli impiegati della azienda per la quale sta lavorando devono possedere al fine di svolgere nel modo corretto e più efficiente i compiti quotidiani.

Per farlo deve prima di tutto concordare gli obiettivi aziendali, collaborando con i dirigenti, i manager ma anche i dipendenti stessi. Definire il traguardo da raggiungere è necessario per capire in che direzione deve andare la formazione.

A questo punto è necessario capire qual è la distanza tra l’obiettivo e le effettive capacità dei lavoratori. L’analisi realizzata dal formatore aziendale è la base per definire una serie di percorsi di formazione, generali per l’azienda, per uno specifico team o per la singola persona.

Il passaggio successivo è creare i materiali di formazione nelle materie chiave, ovvero un corso di formazione, le lezioni, video formativi, sistemi di valutazione usando gli strumenti a propria disposizione.

I formatori devono anche ricevere un feedback da parte di chi utilizza questa attività di formazione, in modo tale da poterli modificare e migliorare in base alle specifiche necessità del personale formato.

Se il formatore è assunto dall’azienda e non è un freelance, potrebbe anche doversi occupare di alcune funzioni amministrative, come ad esempio coordinare la logistica delle sessioni di training in presenza: definire gli spazi per la formazione in aula, calcolare il calendario delle lezioni e controllare il budget per le risorse di apprendimento.

Formatore professionista: i requisiti

Chiaramente non tutti hanno le capacità per essere un formatore professionale e ci sono una serie di requisiti da formatore professionale che devono essere rispettati, prima di lanciarsi in questa professione.

Cosa serve per essere un formatore a lavoro? Alcune delle competenze fondamentali per occuparsi di un processo di insegnamento in qualità di formatore sono:

  • Avere la capacità di progettare un percorso di formazione digitale;
  • Organizzare materialmente sessioni di insegnamento con eventi dal vivo;
  • Essere in grado di relazionarsi con tutti i tipi di professionisti e comprendere come aiutarle.

Un requisito fondamentale per un formatore è essere specializzato in un campo professionale di riferimento con specifiche conoscenze e competenze. Paga molto di più essere molto esperti di pochi argomenti piuttosto che avere informazioni generiche di molte aree lavorative. Avere avuto successo in un campo specifico è di per sé un biglietto da visita importante che apre molte strade come formatore specifico.

Oltre a essere organizzati e avere informazioni da trasmettere, i formatori hanno il compito di catturare l’attenzione delle persone durante il processo di formazione, convincerle a dare il meglio di sé.

Bisogna sapere sempre come presentare argomenti – alle volte un po’ noiosi – come intriganti e far comprendere al personale della azienda come un corso di formazione sia un punto di passaggio fondamentale per migliorare la propria giornata lavorativa, essere più soddisfatti dei propri risultati e ottenere più sbocchi professionali durante lo sviluppo della carriera e del ruolo lavorativo.

Oltre a essere esperto di un settore o di un business è quindi necessario che il formatore delle risorse umane abbia grandi capacità di comunicazione, motivazione ed empatia. Il formatore aziendale ha successo nel momento nel quale i dipendenti della attività migliorano le proprie competenze e prestazioni e i suoi risultati si calcolano in base ai risultati delle persone alle quali ha insegnato.

Lo strumento necessario per un formatore freelance

Se volete intraprendere questa professione, non basta però sapere esattamente come approcciare il lavoro, ma è fondamentale trovare gli strumenti giusti per creare varie tipologie di processi di formazione per le attività che vi assumeranno. A questo riguardo, consigliamo iSpring Suite Max.

Questo software autoriale è di facilissimo utilizzo, perché si integra direttamente in PowerPoint e tutte le sue funzioni sono pensate per essere visivamente riconoscibili per chiunque è abituato a utilizzare gli strumenti da formatore di Office. Puoi anche richiedere una demo introduttiva e provare iSpring Suite gratuitamente per 14 giorni.

iSpring Suite Max include moltissime funzionalità utili per un formatore professionale, sia per chi è nuovo a questa professione sia per chi è molto esperto in ogni tipo di business e desidera ampliare la propria trasmissione di conoscenze per le aziende di tutto il mondo. Ad esempio, iSpring Suite Max include funzioni di Intelligenza Artificiale (nel pacchetto: iSpring Suite Max + iSpring Cloud con AI Assistant) che aiuta a scrivere e modificare i testi, oltre che ottenere idee per un nuovo corso di studi e per scrivere una domanda e una risposta di un quiz di un corso di formazione che avete creato.

Con questo software autoriale per la formazione potete non solo creare diapositive dense di testi e immagini, ma anche registrare video, screencast, riprese della telecamera e non solo, facendo editing direttamente dentro il programma senza dover usare programmi a parte.

Inoltre, in qualità di formatore aziendale potete introdurre elementi interattivi, per impreziosire il vostro corso di formazione e renderlo più dinamico e interessante per le aziende, migliorando di conseguenza l’attenzione dei clienti e quindi i loro risultati finali: ricordate, il successo di un formatore si calcola in base ai dipendenti che hanno fatto passi in avanti.

Parlando poi di test e verifiche da inserire alla fine del processo di sviluppo della formazione, i formatori possono inserire 14 tipi di valutazioni interattive, così come simulazioni di dialoghi con ramificazioni e sistemi di punteggio per simulare interazioni con i clienti (perfetto per un formatore in comunicazione).

Per dare un tocco di innovazione alle attività di formazione a lavoro e venire incontro a quelle risorse umane che faticano nella lettura, potete creare voci fuoricampo che leggono il testo o commentano i video, scegliendo tra 52 lingue diverse.

Inoltre, i formatori lavorano in team possono condividere l’ambiente di lavoro usando iSpring Cloud: è possibile ottenere feedback sui contenuti creati e approvazioni. Il formatore aziendale ha anche accesso a una libreria di oltre 116.000 contenuti, tra immagini di persone, oggetti, icone e ambienti sia sotto forma di disegno che di fotografia, ma anche modelli di diapositive che permettono di inserire solo testi e immagini senza preoccuparsi della struttura generale.

I materiali di formazione creati con iSpring Suite Max sono compatibili con qualsiasi LMS che supporti SCORM, AICC, xAPI e cmi5. Quando siete alla fine del processo di sviluppo delle attività di formazione potete salvare la presentazione in locale oppure caricarla direttamente sul vostro sistema di gestione dell’apprendimento preferito.

I corsi di apprendimento creati con i programmi di iSpring Suite Max si adattano inoltre automaticamente alla piattaforma sulla quale gli studenti si stanno formando, funzionando così in modo perfetto su computer, ma anche su smartphone e tablet.

Pensieri finali

In questo articolo abbiamo visto come si diventa formatore aziendale o formatrice aziendale, comprendendo quali sono gli strumenti corretti per il ruolo di formatore freelance, ovvero iSpring Suite Max che ricordiamo è disponibile in prova gratuita da 14 giorni. Armati degli strumenti corretti e sapendo come diventare formatore educativo, non avrete difficoltà a tracciare la vostra strada in qualità di formatore professionale.

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FAQ

Quanto guadagna un formatore aziendale?

Utilizzando come punto di riferimento l’Italia e lo stipendio medio, chi svolge il ruolo di formatore aziendale e ha appena iniziato a lavorare guadagna 20.000 euro, ma li stipendio di norma sale fino a 26.000 euro. Come sempre l’anzianità e la dimostrazione delle proprie competenze hanno i propri vantaggi e una figura senior esperta arriva a 42.000 euro. Il tutto senza contare i bonus per il raggiungimento di certi obiettivi di formazione.

Cosa significa essere un formatore?

Occuparsi della formazione in azienda significa assumere un ruolo chiave. Non si è solo un insegnante che trasferisce informazioni ai lavoratori, ma si ha anche lo scopo di guida e supporto per i dipendenti. La formazione diventa così lo strumento per porre le basi di una quotidianità lavorativa più soddisfacente per le risorse umane.

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