Employee retention: tutti i segreti per trattenere i talenti

Ormai è assodato: dopo la pandemia del 2020, sempre più aziende in tutto il mondo fanno affidamento alla formazione e alla employee retention per fidelizzare i propri impiegati e creare un ambiente di lavoro positivo e appagante. Se fino a qualche anno fa le compagnie non si impegnavano molto per trattenere lavoratori e talenti, adesso riconoscono il valore di una HR retention (human resource retention) fatta a regola d’arte.

Ma cos’ha scatenato questo cambio di rotta? Perché la personnel retention, detta anche “talent retention”, è diventata una priorità per ogni ufficio risorse umane che si rispetti? Qual è il vero valore della employee retention?

Ebbene, non esiste un’unica risposta a tutte queste domande. Diversi sono i motivi per cui le organizzazioni moderne implementano vere e proprie strategie di employee retention e si danno sempre più da fare per attrarre e trattenere i talenti.

Continuando a leggere questo articolo, potrai scoprire cos’è la retention aziendale e quale impatto ha sul business, vedere quali sono le migliori strategie di sviluppo e retention dei talenti e, soprattutto, trovare alcuni esempi pratici di retention plan con gli strumenti per realizzarli.

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Employee retention: significato in italiano

Come spesso accade, per arrivare alla pratica bisogna prima passare dalla teoria. Quindi, partiamo dalle informazioni più importanti relative al termine employee retention: traduzione e significato.

Probabilmente, quando sentiamo parlare di “retention”, la prima cosa che viene in mente a noi italiani è la famigerata ritenzione idrica. Sebbene possa sembrarti strano, questi due fenomeni hanno molto in comune.

La ritenzione idrica si verifica quando il nostro corpo trattiene i liquidi e li accumula in un’area circoscritta dell’organismo. La ritenzione dei dipendenti (retention dipendenti), invece, avviene quando un’azienda implementa un processo per trattenere i talenti al suo interno. Ma fai attenzione: la grande differenza tra i due termini è che il primo si riferisce a un qualcosa di negativo, mentre il secondo descrive una pratica positiva.

Le politiche di retention non sono altro che un insieme di strategie, azioni e processi volti ad abbassare il turnover, cioè evitare che i dipendenti di una organizzazione diano le dimissioni, costringendo così i responsabili delle risorse umane e i manager a formare nuove risorse.

Nell’era post pandemia, ogni singolo dipendente, lavoratore e membro del team ha un valore ben riconosciuto in azienda. Di conseguenza, le politiche di employee retention ricoprono un ruolo centrale nei processi di ricerca, acquisizione, gestione, fidelizzazione e sviluppo del personale.

Talent retention: traduzione e differenze

Probabilmente, a questo punto della lettura, avrai notato che nell’articolo viene usato il termine “talent retention”, ma anche “employee retention”. Che differenza c’è?

In realtà, la differenza esiste solo dal punto di vista semantico. Anche se potrebbe sembrare il contrario, così come la retention dei dipendenti, la retention dei talenti è un processo indirizzato a trattenere all’interno dell’organizzazione non solo i lavoratori più talentuosi e qualificati, ma anche gli altri.

Non lasciarti confondere, quindi: si tratta di sinonimi che possono anche essere espressi con “job retention”, “employee retention HR” e altre parole rigorosamente inglesi.

Il ruolo della pandemia

Poco fa abbiamo accennato al fatto che la retention dei dipendenti ha iniziato a farsi strada nel lessico delle persone dopo il COVID-19 che ha fermato il mondo per quasi due anni. Proprio durante questo periodo, infatti, i lavoratori hanno iniziato a prestare maggiore attenzione alla carriera, al work life balance (equilibrio tra lavoro e vita privata) e ad aspetti come cultura aziendale e ambiente di lavoro.

Il virus ha avuto un forte impatto sul mercato del lavoro: le persone hanno iniziato a cercare lavori più appaganti in grado di offrire mobilità e possibilità di carriera. Al contrario, le aziende si sono trovate a dover mettere in atto strategie di employee retention per diminuire il turnover, trattenere il personale e arginare la fuga di talenti.

Politiche di HR retention in azienda

Arrivati a questo punto, dovresti avere le idee chiare su cos’è l’employee retention: significato e traduzione in italiano del termine. Di conseguenza, possiamo iniziare a parlare di come funziona l’employee retention nelle aziende.

Ogni azienda che desideri aumentare la employee retention, occuparsi della fidelizzazione del personale, diminuire il tasso di turnover, promuovere la propria cultura aziendale e mettere le persone in condizioni di lavorare serenamente e fare carriera, deve implementare una vera e propria politica di retention dei dipendenti.

Cos’è una politica di retention dei dipendenti

La politica di fidelizzazione e ritenzione dei dipendenti è un documento scritto che contiene un insieme di linee guida, strategie e procedure che il datore di lavoro mette in atto per garantire ai lavoratori un ambiente di lavoro sano e stimolante.

All’interno di questo testo vengono spesso definiti i piani di sviluppo degli impiegati a partire dai requisiti di assunzione dei candidati, fino alle possibilità di carriera di manager e dirigenti.

Il fine ultimo delle politiche di talent retention è quello di creare una serie di percorsi in grado di garantire un corretto work life balance, la fidelizzazione della forza lavoro e mantenere basso il tasso di turnover attraverso formazione, mobilità aziendale, piani di carriera, premi, riconoscimenti e altre strategie.

Il turnover delle risorse umane

Spesso, il motivo principale per cui un datore di lavoro decide di implementare delle strategie di employee retention non è legato allo sviluppo delle capacità dei dipendenti, all’aumento della produttività e nemmeno al bisogno di avere un team di collaboratori capaci.

Sebbene queste siano tutte conseguenze di una strategia di retention aziendale, l’obiettivo finale è in primo luogo quello di mantenere basso il temuto turnover.

Turnover è un termine che deriva dalla lingua inglese e fa riferimento al numero di dipendenti che danno le dimissioni da un’azienda in un determinato periodo di tempo (spesso un anno solare). Le aziende danno importanza a questo tasso perché si ripercuote su diversi aspetti del lavoro, tra cui:

  • Minore è il turnover, minori sono i costi legati alla ricerca e all’assunzione di nuovi dipendenti. Assumere e formare nuovi talenti provenienti dal mercato richiede grandi investimenti di tempo, soldi e risorse. L’employee retention si traduce quindi in un risparmio per le aziende.
  • Maggiore produttività. I dipendenti che rimangono in azienda per un lungo periodo riescono a sviluppare maggiori competenze e capacità sul posto di lavoro. Questo, nello specifico, si traduce in performance migliori.
  • Team più affiatati. Ogni membro del personale di un business è in grado di costruire relazioni con colleghi, clienti e fornitori che, nel lungo periodo, portano a una migliore collaborazione e comunicazione aziendale e a un migliore employee engagement.
  • Calamita per talenti. I dipendenti leali e soddisfatti possono diventare i migliori sostenitori di qualsiasi azienda e contribuire a diffondere voci positive sulla sua cultura aziendale, permettendole di attrarre più clienti e talenti. Le aziende con un basso turnover dei dipendenti dimostrano di essere affidabili, stabili e sicure.

I piani di personnel retention

Adesso che sappiamo cos’è l’employee retention e perché è così importante migliorare la employee retention, abbiamo bisogno di sviluppare dei piani che ci permettano di farlo.

I piani di retention dei dipendenti definiti nella politica di employee retention contengono la descrizione di tutte le azioni che un’azienda o un datore di lavoro è disposto a prendere per non perdere un determinato dipendente.

Spesso, i retention plan vengono stilati su misura del singolo dipendente o di una specifica carica ricoperta da uno o più membri del personale aziendale. Al loro interno vengono definiti bonus, occasioni di svago o sviluppo e strumenti impiegati per l’employee retention del dipendente.

Employee retention: strategia di base

Esiste una serie di strategie di base che i datori di lavoro impiegano per assicurarsi che la propria forza lavoro ci pensi due volte prima di iniziare la ricerca di un nuovo lavoro.

  • Offrire salari competitivi. Retribuire adeguatamente il personale dovrebbe essere una delle priorità di chi vuole trattenere i propri dipendenti. Sembrerà scontato, ma offrire un buon stipendio ai propri lavoratori è la tecnica di retention dei dipendenti più efficace.
  • Più smart working. Introdotto per evitare la diffusione del virus, il cosiddetto telelavoro è stato apprezzato sia dai dipendenti, sia dalle organizzazioni di tutto il mondo che hanno notato un aumento della produttività e della soddisfazione dei propri talenti.
  • Promuovere l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Concedere ai propri lavoratori più permesse, giornate di lavoro accorciate, eventi di team building e altre opportunità di svago è un altro buon modo per migliorare la employee retention. Sono passati i tempi in cui un dipendente doveva controllare la posta elettronica anche durante il pranzo o la cena.
  • Premi e bonus. Quando un lavoratore si sente debitamente riconosciuto e ricompensato è motivato a lavorare di più. Anche i premi produzione e bonus una tantum sono efficaci per migliorare la employee retention e creare un ambiente di lavoro sano.

Come aumentare la talent retention

Leggendo quanto scritto sopra, potrebbe sembrare che la questione delle retention dei dipendenti in azienda possa essere risolta offrendo un buon contratto di lavoro con condizioni favorevoli. Nella pratica, però, l’employee retention è molto di più.

Uno dei migliori metodi per trattenere i collaboratori del proprio team è quello di farli partecipare attivamente ai processi di business e offrirgli le possibilità e le capacità necessarie per crescere all’interno dell’azienda.

Conoscere il livello di soddisfazione dei dipendenti

Quando un lavoratore è soddisfatto della propria azienda non ha motivi per cercare o accettare altre offerte provenienti dal mercato. Per fortuna, al giorno d’oggi, le aziende hanno a disposizione molti strumenti digitali per scoprire l’effettivo livello di soddisfazione dei propri dipendenti.

Uno tra tutti: iSpring Suite. Si tratta di un potente software che permette di creare test e quiz interattivi a cui i dipendenti possono accedere da qualunque dispositivo: computer, tablet o smartphone. I quiz creati con questo strumento possono essere usati per evidenziare eventuali lacune o per interrogare i lavoratori su come si sentono a ricoprire il proprio posto di lavoro e quali sono i miglioramenti che vorrebbero ottenere.

Ecco la dimostrazione di un corso per aziende creato con l’aiuto di iSpring Suite:

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L’importanza del lavoro di squadra

Per molte aziende, il lavoro di squadra sta alla base del successo di una o più attività. Quando i lavoratori sono divisi in team, è fondamentale garantire che tutte le persone coinvolte siano soddisfatte dei propri colleghi e superiori, dei processi aziendali e del loro rapporto con i dipendenti appartenenti a reparti diversi.

Anche in questo caso, quiz, test e sondaggi sono un ottimo modo per condurre uno studio in grado di evidenziare eventuali aree e campi di miglioramento e ottenere statistiche importanti sulla motivazione dei propri dipendenti e la stabilità dei team.

Ad esempio, le aziende possono usufruire dei Pulse Surveys: un innovativo sistema per la raccolta anonima di feedback da parte dei dipendenti. Questi sondaggi sono perfetti per comprendere i veri livelli di soddisfazione, coinvolgimento e benessere dei dipendenti e, a differenza di altri sondaggi saltuari, possono essere condotti regolarmente a cadenza settimanale o mensile.

Formazione e training

Una volta definito il livello di soddisfazione delle persone in azienda e di unità dei team, è possibile realizzare un piano di sviluppo personalizzato per ogni dipendente o per ogni reparto, facendo riferimento ai bisogni evidenziati nelle fasi precedenti.

Ancora una volta, la tecnologia si dimostra essere una risorsa preziosa per le aziende, soprattutto quella sviluppata nel campo dell’e-learning. I cosiddetti Learning Management System (LMS) come iSpring Learn sono delle piattaforme complete per la creazione di corsi di formazione online che possono essere usati per l’onboarding, la trasmissione di informazioni aziendali e, soprattutto, per la formazione del personale nelle aziende.

Grazie a queste piattaforme, le aziende possono creare veri e propri corsi su misura di ogni dipendente, permettendogli così di sviluppare nuove competenze e un attaccamento verso la propria azienda. E non è finita qui! Una volta terminato il corso, i dipendenti possono ricevere un modulo 360° Review ed essere interrogati su diversi aspetti legati ai temi della formazione e al processo. iSpring Learn è anche in grado di analizzare le risposte ricevute dai dipendenti e generare report, aiutando così le aziende a valutare i propri lavoratori a 360 gradi.

Inoltre, con l’aiuto di iSpring Learn, la formazione può trasformarsi in un momento divertente, stimolante e coinvolgente che aiuta i dipendenti a imparare e ricordare meglio. Le aziende possono sfruttare le varie opzioni di gamification offerte per trasformare i corsi in veri e propri giochi istruttivi con obiettivi e ricompense che i dipendenti possono portare avanti durante gli orari di lavoro in ufficio, oppure da smartphone o tablet quando sono in viaggio.

Se hai l’obiettivo di aumentare l’employee retention all’interno della tua azienda, oggi puoi approfittare di una prova gratuita per testare tutte le incredibili funzionalità che iSpring Learn mette a tua disposizione. Per imparare a usarlo, invece, puoi prenotare una demo di 30 minuti.

Retention dei dipendenti: strumenti e strategie

Giunti a questo punto dell’articolo, disponi di tutte le informazioni necessarie per elaborare una strategia per fidelizzare i tuoi lavoratori e svilupparla usando i retention & satisfaction tools più adatti.

Facendo riferimento a quanto detto finora, vediamo qualche esempio pratico di personnel retention all’opera. In primo luogo, partiamo dalla definizione dei bisogni dei dipendenti.

Raccogliere l’opinione dei dipendenti

Mettiamo che tu sia un responsabile delle risorse umane e che desideri aumentare la stabilità della tua azienda in termini di turnover dei dipendenti. Il modo migliore per farlo è sicuramente quello di andare alla fonte e chiedere l’opinione dei diretti interessati: i dipendenti.

Grazie a iSpring Suite, non serve avere conoscenze in campo informatico per creare questionari per interrogare i dipendenti sulla propria esperienza di lavoro. Il software si basa su una tecnologia simile a quella di PowerPoint: puoi inserire una domanda su ogni slide e dividere l’interno sondaggio in sezioni tematiche.

Terminata la fase di sviluppo, puoi inoltrare il sondaggio ai collaboratori del team o a tutti i dipendenti dell’azienda semplicemente via mail. Grazie a questa piattaforma puoi tracciare il livello di completamento e visualizzare statistiche. Infine, i risultati possono essere scaricati in formato PDF, ad esempio, e condivisi con le altre parti interessate.

Una comunicazione più efficace

Dal sondaggio è emerso che i dipendenti trovano la comunicazione con i colleghi pesante e laboriosa: la vostra azienda ha una struttura complessa e non è semplice capire con chi discutere questioni legate ai diversi aspetti del lavoro.

In uno scenario simile, per rispondere a questo bisogno dei lavoratori, l’HR manager può sviluppare un documento per migliorare la comunicazione nel luogo di lavoro, in modo che non rimanga più spazio per la confusione in azienda.

Sfruttando le funzionalità di iSpring Learn, puoi promuovere la cultura aziendale e sviluppare un breve corso introduttivo in cui inserire tutti i dipendenti dell’azienda, con tanto di contatti aziendali, ruoli ricoperti e lavoro svolto.

In questo modo, i dipendenti non avranno più dubbi e sapranno sempre a chi rivolgersi. Una soluzione del genere permette di diminuire lo stress e ridurre il tempo perso a cercare di identificare il personale in azienda.

Formazione dipendenti su misura

Sempre nello scenario precedente, i dipendenti si sono lamentati di non aver ricevuto istruzioni su come usare il nuovo sistema gestionale che è stato introdotto da poco.

In una situazione simile, quale modo migliore per risolvere questo problema se non creando un corso di formazione con iSpring Suite? Sfruttando le sue funzionalità, puoi inserire testi esplicativi per spiegare i comandi più importanti, audio e addirittura video per mostrare ai dipendenti come usare correttamente il nuovo software.

Al termine di ogni lezione o modulo, è possibile inserire quiz o test di verifica per valutare l’efficacia della formazione o per assicurarsi che i dipendenti abbiano acquisito le competenze necessarie per passare allo step successivo.

Anche in questo caso, un corso online strutturato permette alle aziende di prendersi cura dei propri dipendenti, dimostrarsi attente ai loro bisogni e, come risultato, rappresenta un ottimo modo per migliorare la retention dei dipendenti.

Considerazioni finali

All’interno di questo articolo abbiamo esplorato il tema della retention dei dipendenti in lungo e in largo. Dopo aver visto la employee retention e il significato, fatto chiarezza sul termine e sui suoi sinonimi, ci siamo soffermati sull’importanza che la talent retention ha acquisito negli ultimi anni. Inoltre, abbiamo scoperto cosa sono le pratiche e i piani di retention dei talenti e abbiamo preso in esame alcuni esempi pratici e strategie di employee retention.

Infine, ci siamo resi conto che, per aumentare la retention dei dipendenti, è importante fare affidamento sulle nuove tecnologie. Piattaforme come iSpring Learn aiutano le aziende a prendersi cura dei propri dipendenti a 360 gradi. Accedendo alla versione di prova di 30 giorni, è possibile testare tutte le incredibili funzionalità per la employee retention che questo LMS mette a tua disposizione. Vuoi vedere iSpring Learn in azione? Richiedi subito una demo!

FAQ

Cos’è la retention aziendale?

La retention aziendale è l’insieme delle politiche e dei piani di fidelizzazione messi in atto da una compagnia con il fine di mantenere alto il livello di produttività e soddisfazione dei dipendenti e, allo stesso tempo, diminuire i licenziamenti. Queste pratiche includono la formazione, la retribuzione, i benefit e la creazione di un luogo di lavoro sano e stimolante.

Come funziona il retention bonus?

Da non confondere con il concetto italiano di “premio produzione”. Si tratta di una somma di denaro che viene pagata ai dipendenti in cambio della loro permanenza in azienda per un periodo di tempo concordato. Spesso, il bonus equivale a un 20-30% della paga base del dipendente e viene erogato una tantum.

Che rapporto intercorre tra motivazione e retention?

Uno degli obiettivi di chi si occupa di retention è quello di scovare ciò che motiva ogni dipendente e sfruttarlo per rendere i lavoratori più soddisfatti. Più i dipendenti sono felici, migliori sono le loro performance lavorative e maggiori le probabilità che rimangano in azienda.

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