Non importa quanto sia grande un’azienda e quanto fatturi all’anno; alla base ci sono sempre loro: le persone, i dipendenti che grazie alle loro hard skills e soft skills (competenze, abilità e capacità) riescono a generare, produrre, promuovere e fornire prodotti e servizi.
Proprio così, è ogni singolo lavoratore ad alimentare le compagnie con le proprie hard skills e soft skills: esempi di questo si vedono all’ordine del giorno, dall’impiegato che sa fare le fotocopie al manager che gestisce il suo team con efficienza.
L’articolo di oggi è dedicato alle soft e hard skills: significato sul lavoro, diversità tra le due, importanza che ricoprono all’interno di un’organizzazione e, soprattutto, come svilupparle. Dopotutto, stiamo parlando dell’insieme di competenze teoriche e pratiche necessarie per svolgere i compiti e ricoprire il proprio posto di lavoro.
Quando arrivano in azienda, i candidati hanno già il proprio bagaglio di soft skills e hard skills che viene valutato dagli HR durante il colloquio. Non tutti quelli che vengono assunti dai recruiter hanno un curriculum perfetto e nemmeno dispongono di tutte le capacità necessarie per ricoprire il ruolo al 100%, ma le loro competenze hard e soft li rendono più adatti di altri. Poi, una volta assunti, starà ai datori di lavoro e ai responsabili della formazione riuscire a sviluppare queste competenze e a far crescere il neoassunto.
Insomma, le hard skills e le softs skills sono importanti sia per il lavoratore che per l’azienda. Competenze tecniche, capacità linguistiche, esperienze passate nel mondo del lavoro e nella vita di tutti i giorni, nozioni specifiche e di cultura generale: tutto contribuisce a formare queste skills.
Continua a leggere per scoprire tutto ciò che ti serve su hard skills e soft skills: cosa sono, quanto si assomigliano questi due tipi di skills e come possono essere sviluppate.
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Soft skills e hard skills: cosa sono
Che tu sia un candidato in cerca di lavoro o un responsabile della formazione aziendale, è fondamentale comprendere nel dettaglio cosa siano le hard e soft skills. Si tratta di competenze importanti per lo svolgimento dei compiti in azienda e tutti i candidati devono averle sul proprio CV.
Soft skills
Note anche come competenze trasversali, le soft skills (in italiano “competenze morbide”) sono i tratti della personalità e del carattere, il comportamento, le attitudini dei dipendenti insieme a tutto ciò che ha un impatto sulla loro capacità di creare relazioni nella vita reale e sul lavoro.
Ogni persona al mondo ha delle soft skills, ma alcune sono ritenute più importanti per ricoprire determinati ruoli: dal semplice dipendente al recruiter, dal responsabile del digital marketing a quello del project management, le soft skill necessarie sono diverse a seconda dei compiti da svolgere. Tra queste rientrano:
- Le capacità di leadership;
- Le abilità di comunicazione, negoziazione e persuasione;
- L’alta motivazione;
- La propensione a lavorare in gruppo;
- Il pensiero critico;
- La flessibilità;
- La cortesia e la gentilezza.
Queste competenze e capacità sono molto importanti, ma non sempre vengono indicate sul CV. Sebbene possano sembrare qualità innate, le soft skills possono essere apprese dai dipendenti attraverso formazione, esperienza e anche corsi di aggiornamento.
Hard skills
Se le soft skills pongono l’accento sui rapporti tra il personale aziendale, le hard skills (italiano “competenze dure”) sono skills tecniche strettamente legate al livello di qualificazione dell’individuo.
Le hard skills vengono sempre indicate sia sul CV che negli annunci di lavoro perché strettamente legate alla posizione specifica per cui i datori di lavoro cercano e per cui i candidati si propongono.
Le hard skills sono l’insieme delle competenze digitali e analogiche che si acquisiscono con lo studio e l’esperienza. Parliamo dei tipi di conoscenza più pratici e facili da classificare. Ecco alcune hard skills:
- Competenze tecniche legate all’uso di macchinari;
- Conoscenza delle lingue straniere;
- Competenze nell’uso di strumenti di digital marketing e intelligenza artificiale;
- Conoscenza teorica legata alla posizione di lavoro.
Le hard skills sono competenze che non hanno un valore assoluto, ma specifico per la posizione di lavoro che si deve ricoprire; quindi, molte di esse non possono essere facilmente trasferite e riutilizzate.
Soft skills e hard skills: significato sul lavoro
Adesso dovresti sapere qualcosa di più su soft skills e hard skills: traduzione delle parole in italiano e alcuni esempi di queste competenze. Probabilmente, però, non ti è ancora chiaro come queste capacità hard e soft si applichino nei diversi contesti lavorativi.
Per fare un po’ di chiarezza, prendiamo in considerazione degli scenari di esempio e situazioni specifiche legate a un contesto aziendale.
Il valore delle soft skills in azienda
Il carattere e la personalità di una persona possono davvero influire sulla sua attitudine a ricoprire una determinata funzione in azienda? La risposta è sì. Dopotutto, non è un caso così tante multinazionali investano in test attitudinali e formazione delle soft skills.
Rapporti con i colleghi
Basta una veloce ricerca su Internet per trovare dati e studi di mercato in cui è dimostrato che la formazione di buoni rapporti tra dipendenti influisce positivamente sulla produttività e sul successo delle aziende.
Le compagnie hanno bisogno di persone propense alla socializzazione e in grado di mantenere un atteggiamento positivo e costruttivo all’insorgere di problemi e differenze di opinioni.
Problemi e cambiamenti
Spesso, in fase di colloquio, gli HR fanno attenzione al modo in cui il candidato riesce a gestire lo stress del processo di recruiting.
Questo è un altro splendido esempio di come le soft skills siano un elemento importante sul mercato del lavoro. I dipendenti in grado di mantenere la calma, spesso gestiscono meglio i cambiamenti e hanno un’innata capacità di problem solving (risolvere i problemi).
Team equilibrati
Le soft skills dei dipendenti hanno un impatto enorme quando ci si trova a lavorare a progetti di gruppo o in team. I responsabili delle risorse umane cercano sempre di creare squadre equilibrate in modo che i tratti caratteriali e le capacità “soft” dei membri si bilancino a vicenda.
Le hard skills nel mercato del lavoro
Se le soft skills permettono di distinguere una persona dall’altra, le hard skills distinguono un professionista dall’altro. Nel mondo del lavoro, le competenze “hard” sono quelle che compongono il curriculum vero e proprio, le capacità specifiche acquisite attraverso anni di esperienza e formazione.
Se volessimo descrivere in parole semplice le hard skills, una definizione buona sarebbe: “quello che una persona sa fare”. Sono le skills e le competenze tecniche richieste sull’annuncio, quelle che il recruiter vuole trovare sul tuo CV prima di decidere se invitarti o no a un colloquio.
Le hard skills più richieste
Molti, soprattutto i più giovani, cercano su Internet degli esempi di hard skills che possano indirizzarli verso una scuola, un’università o un corso di formazione. In realtà, però, non è così semplice.
Non esiste una hard skill più richiesta in assoluto; queste cambiano a seconda del settore e dell’ambito in cui si desidera lavorare.
Negli ultimi anni, molti desiderano intraprendere una carriera nel digital marketing o nel project management di progetti online. Per ricoprire queste cariche si ha bisogno di competenze tecniche nell’ambito dei computer, della programmazione (lettura e scrittura di codici HTML) e conoscenze approfondite nel marketing e nella gestione delle attività.
Ma il mercato del lavoro è molto variegato, soprattutto in Italia, dove l’artigianato e il settore manifatturiero ricoprono da sempre un ruolo importante. Ebbene, per ottenere una posizione in una azienda di questi settori sono necessarie competenze, capacità e hard skill completamente diverse.
Questo è solo un esempio per far capire che dovresti pensare alle tue hard skills solo una volta definito il settore in cui desideri lavorare. Qui di seguito trovi maggiori informazioni.
Hard skills e soft skills: esempi
Ora che conosci hard skills e soft skills, la differenza tra questi due concetti dovrebbe esserti chiara. Non resta che fare qualche esempio pratico per vederle in azione.
Sebbene ci siano tante differenze tra hard e soft skills, entrambe contribuiscono alla possibilità che i candidati hanno di essere assunti e a quella dei dipendenti di una azienda di ottenere una promozione o un aumento. Vediamo come.
Una carriera nel project management
Il Project Manager è un professionista che organizza, pianifica ed esegue progetti facendo modo di rimanere all’interno dei limiti di budget e alle tempistiche prestabilite. I Project Manager guidano interi team, distribuiscono i compiti ai dipendenti, definiscono gli obiettivi del progetto e, infine, comunicano con direttori, clienti e altre parti interessate.
Un posto di lavoro appagante, ma sicuramente molto impegnativo, che richiede una vasta gamma di competenze specifiche, sia “hard” che “soft”.
Dal punto di vista delle hard skills, un Project Manager deve avere conoscenze legate alla pianificazione e alla gestione dei progetti, deve saper leggere e interpretare grafici e dati, e deve essere in grado di usare strumenti informatici, software e piattaforme per organizzare il proprio lavoro e quello degli altri.
In questo esempio specifico, però, le soft skills hanno forse un impatto maggiore rispetto alle precedenti. Per il project management, bisogna essere in grado di risolvere in fretta i problemi che si verificano nel corso del progetto, avere buone capacità di leadership per farsi ascoltare dai dipendenti e, allo stesso tempo, una forte empatia.
Il lavoro nel digital marketing
Il digital marketing è una sfera di attività molto ampia che include tantissimi sbocchi di carriera diversi. Chi lavora nella pubblicità ad esempio, deve avere capacità di lettura dei dati, mentre chi crea siti web deve saper programmare.
Per fare un esempio opposto al precedente, prendiamo il posto di lavoro di Content Creator (creatore di contenuti).
Per ricoprire una carica simile in azienda, i dipendenti devono avere diversi esempi di hard skills: programmi di grafica, creazione e montaggio video, competenze di copywriting e chi più ne ha più ne metta. Questi sono solo alcuni esempi di hard skills che un Content Creator deve avere in modo da poter sopperire a tutti i bisogni di comunicazione della sua azienda.
Ma passiamo alle soft skills. Chi ricopre questo ruolo in azienda, spesso, lavora più spesso con i computer che con le persone. Non dovrà, quindi, andare necessariamente d’accordo con gli altri dipendenti o avere particolarità capacità comunicative. La soft skill principale di questa figura professionale è la sua creatività.
Hard skills e soft skills: differenza tre le due
I paragrafi precedenti dovrebbero aver fatto chiarezza su cosa sono le hard skills e le soft skills e sul perché sono entrambe importanti.
Prima di passare alla formazione e a come sia possibile migliorare le competenze dei propri dipendenti e fargliene acquisire di nuove, soffermiamoci sulla differenza tra hard skills e soft skills in maniera schematica.
Soft Skill | Hard Skill | |
Caratteristica principale | Qualità personali e relazionali | Competenze teoriche e conoscenza pratica |
Esempio | Comunicazione, leadership, problem-solving… | Conoscenza linguistica, competenze tecniche e pratiche |
Quando si applicano a lavoro? | Interazioni umane, servizio di vendite, lavoro in team, gestione richieste | Lavoro tecnico, teorico e qualsiasi compito quotidiano in azienda |
Sono trasferibili? | Si applicano a ogni situazione e posizione lavorativa | Sono specifiche per il ruolo e spesso non sono applicabili in lavori diversi |
Dal punto di vista della formazione, è fondamentale capire bene cosa accomuna e cosa divide le hard skills e le soft skills in modo da saperle approcciare in maniere differenti.
Le competenze “hard” e “soft” dei dipendenti vanno valutate periodicamente e sviluppate, arricchite e ampliate con processi e programmi di formazione ad hoc.
Come fanno i datori di lavoro a migliorare le skills dei dipendenti
Ora che non ci sono proprio più dubbi su cosa siano le hard skills e le soft skills, è arrivato il momento di vedere in che modo le aziende e i responsabili HR possono creare corsi di formazione in grado di svilupparle.
Ma prima, rispondiamo a questa domanda molto frequente.
Perché le aziende fanno formazione?
Per quale motivo un’azienda dovrebbe assumersi i problemi che derivano dalla formazione dei dipendenti? Perché le organizzazioni hanno così a cuore le competenze dei propri lavoratori?
I dati di mercato parlano chiaro: le organizzazioni che investono nella formazione del personale ottengono risultati migliori in termini di fatturato e immagine del brand e, allo stesso tempo, riducono il tasso di turnover.
L’acquisizione di nuove skills e competenze da parte dei dipendenti di un’azienda permette alla stessa di creare percorsi di crescita interna, dare promozioni e limitare le assunzioni dal mercato. Non servono certo dati o grafici per capire che i lavoratori più felici e appagati lavorano meglio. Al contrario, i dipendenti poco motivati creano problemi.
Sviluppare le soft skills
Quando si parla di soft skills, non esiste un solo modo in cui le compagnie possono far crescere i propri lavoratori e permettergli di apprendere nuovi modi di rapportarsi con i clienti, i superiori e i propri pari.
Soft skill come la leadership, le tecniche di trattativa e il problem solving possono essere insegnate con uno o più dei seguenti strumenti.
- Corsi di formazione online. Dal punto di vista teorico, i corsi online permettono di formare i propri dipendenti su come guidare un team, imparare ad ascoltare e affrontare le critiche, negoziare con i clienti e molto altro ancora. Piccoli moduli di pochi minuti possono essere usati per dare consigli su tecniche di dialogo da adottare in varie situazioni, usando video e audio per dettagli come il tono di voce.
- Simulazioni di dialoghi. Dopo aver appreso le basi, i partecipanti al corso possono mettere in pratica le nozioni acquisite attraverso simulazioni di dialogo. Queste servono per imparare ad analizzare una situazione e comportarsi nel modo migliore in base all’atteggiamento e al comportamento dell’altra parte coinvolta nella conversazione.
- Accesso costante alle informazioni. I partecipanti al corso dovrebbero avere accesso continuo ai materiali formativi in modo da poter tornare a consultarli quando necessario.
I responsabili HR hanno a disposizione un’ampia scelta di strumenti per creare progetti simili. Noi consigliamo di usare iSpring Suite: un software per la creazione di corsi online incredibilmente intuitivo e semplice da usare in quanto si integra nell’interfaccia di PowerPoint.
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Apprendere nuove competenze pratiche
Come abbiamo visto in precedenza, le hard skills sono competenze più tecniche che riguardano un ambito ben specifico e, spesso, si sviluppano nel corso degli anni.
Non è detto, però, che queste non possano essere sviluppate anche sul posto di lavoro e, ovviamente, attraverso percorsi e materiali specifici ideati da chi di dovere:
- Corsi di formazione online. Le hard skills riguardanti un progetto, software o processo di lavoro specifico possono essere sviluppate attraverso dei corsi. In questo caso, ovviamente, è importante creare materiali specifici per la carica ricoperta e usare immagini e video che aiutino a visualizzare le competenze teoriche da apprendere.
- Video tutorial. Oltre ai normali corsi, nel caso di competenze “dure” come la conoscenza delle lingue o l’uso di un software, si rivela spesso utile sviluppare dei veri e propri video tutorial che mostrano come eseguire compiti pratici o pronunciare suoni altrimenti poco chiari in formato scritto.
- Guide pratiche. Non sempre si ha il tempo di guardare video o seguire lunghi corsi. Per questo motivo, è sempre consigliato creare anche delle guide brevi con testi e immagini per ripassare dettagli fondamentali.
La valutazione della formazione
Ci sono tre fasi durante le quali è importante valutare le hard skill e le soft skills:
- I colloqui durante i quali il datore di lavoro e i recruiter analizzano i candidati e il loro CV;
- Prima della creazione di un processo di formazione e dello sviluppo dei corsi per i dipendenti;
- Al termine del processo di formazione, con quiz, test e domande aperte o a risposta multipla, per valutarne l’efficacia.
Per facilitare questi processi nel secondo e terzo caso, è utile raccogliere risultati e feedback da parte di tutti i dipendenti che si autovalutano e/o analizzano le competenze dei propri colleghi e superiori.
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Ovviamente, le valutazioni dei risultati e dell’efficacia dei corsi possono anche essere fatte sfruttando i classici quiz e test di cui abbiamo parlato prima, raccogliendo e analizzando i dati al termine del corso o dopo ogni lezione.
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Conclusioni
In questo articolo abbiamo scoperto cos’è una soft skill e una hard skill e abbiamo avuto modo di scoprire l’impatto incredibile che queste competenze hanno sul successo delle aziende.
Nella seconda parte, abbiamo anche esplorato diverse possibilità per lo sviluppo di queste competenze e per la loro valutazione. Questi due processi riguardanti le soft skills e hard skills possono essere portati avanti e gestiti facilmente grazie al software iSpring Suite e all’LMS iSpring Learn. Richiedi una demo di iSpring Suite o di iSpring Learn per imparare a usare questi strumenti straordinari.