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La progettazione e programmazione sono insite in gran parte degli aspetti della vita, anche quando si parla di progettazione didattica e progettazione scolastica. I modelli di progettazione didattica possono essere utili sia per la programmazione a ogni docente che nella progettazione didattica, fasi di strutturazione e realizzazione dei corsi e valutazione.

Una didattica efficace va di pari passo con gli obiettivi del percorso didattico e la sua valutazione. Più questi sono chiari e realistici e più progettare un’attività didattica avrà un senso logico e una valutazione rivolta al raggiungimento dei criteri per cui viene elaborata.

Vediamo quindi insieme cos’è la progettazione didattica, le caratteristiche fondamentali e come fare a ottimizzare i costi e i risultati nell’organizzazione di un corso sia a scuola che in azienda.

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Cos’è la progettazione didattica

Partiamo dal presupposto che qualunque ente, ufficio o docente preposto per la formazione deve gestire vari tipi di progettazione didattica e programmazione per qualsiasi posizione, inclusi i dirigenti. Questa avrà diversi adattamenti in campo scolastico sia nell’istruzione ministeriale, che in quella del tempo libero, fino all’azienda.

Ogni azienda e docente investe del suo nella formazione. Affinché sia ottimizzato, l’importanza della progettazione didattica è essenziale per ogni docente. Si possono seguire degli schemi e modelli che aiutino e facilitino questo scopo e farne una valutazione concreta.

La progettazione didattica è un importante momento per la creazione della formazione

Volendo dare una definizione lo potremmo identificare come un processo organizzato, in cui si ha una progettazione e valutazione su come progettare un corso seguendo anche dei modelli.

Nel contesto di progettazione didattica il discorso si allarga e comprende:

  • Scuola in ogni classe (dall’asilo, alla scuola elementare, scuola media, collegio, alla scuola superiore, fino all’Università).
  • Corsi per il tempo libero (se si decide d’imparare una qualsiasi disciplina ci deve essere un piano formativo e progressivo strutturato per ogni classe da parte della scuola o del docente).
  • Aziende. La formazione in azienda è un punto importante per avere migliorie sia a livello di personale che di lavoro.

Il primo a creare una guida alla progettazione didattica e modelli definiti è il Ministero dell’Istruzione. Dal 2018 ha stillato un documento sull’evoluzione dell’istruzione e l’implementazione della DAD (didattica a distanza). Ogni alunno, classe e docente deve avere una progettazione didattica e ambiente/classe di apprendimento consono. Il Ministero nel suo documento enuncia come a seguire:

“Le proposte didattiche e le modalità di verifica e valutazione dovrebbero essere coerenti con la progettazione curricolare, evitando di frammentare la proposta didattica in miriadi di “progetti” talvolta estemporanei e non collegati tra di loro e con il curricolo. I percorsi didattici messi a punto dovrebbero essere formalizzati in modelli che li documentino, consentano la verifica e la valutazione e la trasferibilità ad altre classi non in sede, nonché la capitalizzazione per gli anni successivi, razionalizzando così le risorse e costruendo progressivamente intenzionali, coordinate e condivise pratiche di istituto.”

Il Ministero si riferisce all’ambito della scuola, ma questo concetto è fondamentale e riportabile anche alla capacità di progettazione didattica dell’azienda per il lavoro, quando essa stessa si propone come ente formativo.

Modelli di progettazione didattica: esempi

Il contesto di progettazione ha delle fasi da seguire utili a ogni docente. Si possono inoltre seguire modelli di progettazione, progettazione didattica esempi, che ne facilitano la strutturazione. Questi modelli sono stati studiati da educatori e formatori al fine di avere risultati vincenti e di porsi da problem solving nel completamento del corso. Conoscere e confrontare diversi modelli è utile per poter creare il proprio schema di progettazione didattica. Possono essere seguiti fedelmente o essere dei suggerimenti come sviluppare un esempio di corso.

Vediamone alcuni tra i più famosi strutturati da chi fa il docente.

Modello ADDIE

L’acronimo identifica i punti principali che sono:

  • Analisi del docente intesa come consapevolezza di cosa deve essere appreso, la didattica e gli obiettivi che si vogliono raggiungere.
  • La seconda fase implica la progettazione dei contenuti con un disegno preciso. La consapevolezza del docente di come sviluppare il corso, le sue attività e le risorse da cui attingere.
  • La terza fase è la programmazione pratica, in cui si creano i contenuti e la didattica.
  • La quarta fase determina l’implementazione in cui il corso e i contenuti vengono arricchiti anche a seguito della valutazione da parte del corsista.
  • La quinta fase è la valutazione della didattica creata.

Modello SAM

Il secondo tra i metodi e modelli proposti nella progettazione didattica si chiama Successive Approximation Model riassunto nell’acronimo SAM.

Le fasi di strutturazione della didattica del docente per qualsisi classe sono le seguenti:

Modello SAM di progettazione didattica
  • Fase di preparazione. Vengono definiti obiettivi, esigenze e modelli su come completare lo schema della progettazione sui contenuti per la classe.
  • Fase di design interattivo. In questa fase si ha una programmazione di un prototipo. Lo si propone e si sviluppa in base ai consigli, elementi e valutazione degli studenti.
  • Fase d’implementazione. Il corso viene lanciato ma è aperto a valutazione per poter essere migliorato.

Soprattutto per questa tipologia di modus operandi ci vogliono delle piattaforme LMS, che permettano di creare corsi e-learning. Bisogna avere una valutazione in digitale e non necessariamente di persona.

Modello TPACK

Il terzo tra i metodi proposti per la progettazione è il TPACK che è l’acronimo per Technological Pedagogical Content Knowledge). Studiato nel 2006 dal docente Punya Mishra e Matthew J. Koehler, è oggi uno dei m odelli maggiormente applicati soprattutto per il settore tecnologico.

Il modello punta sulle conoscenze del formatore o di chi crea il corso.

  • CK – conoscenza del contenuto. Il docente deve sapere bene l’argomento di cui si parla in classe. Per questo spesso in azienda si chiede la consulenza anche di specialisti, per poter mettere a frutto i loro skill prevalentemente tecnici.
  • PK – conoscenza didattica della disciplina trattata che funziona anche in ambito aziendale, per cui serve che chi crea il corso sappia di formazione soprattutto se si è nell’ambito dell’e-learning.
  • TK– conoscenza delle tecnologie da integrare nell’insegnamento, aspetto fondamentale nell’e-learning e nel sempre più diffuso utilizzo di software per la creazione di corsi come iSpring Suite, per creare una formazione digitalizzata aziendale.

Il fatto che si sommano queste tre competenze si riescono a creare delle lezioni efficaci e cin possibilità di valutazione dei progressi.

Modello di Flipped Classroom

L’utilizzo video nei corsi è utile per una maggiore attenzione

Questa metodologia ha origine negli anni 2000 da Bergmann e Sams docenti che insegnavano chimica. Per avvicinare maggiormente i loro studenti cominciarono ad usare videoanche fuori dalla classe e scuola. Era un modello anticipazione dell’e-learning, che avrebbe presto preso piede. Infatti, il materiale poteva essere visionato anche a casa e non solo durante la classe.

La forza dei loro corsi e classe era sulle attività interattive e sulle discussioni con tanto di supporto individuale con l’insegnante sui loro compiti.

Questi sono alcuni dei modelli che vengono adottati nella progettazione didattica e programmazione formativa, che si basano su esperienze già comprovate. Ovviamente c’è chi segue più rigidamente i modelli, c’è chi ne prende spunto per creare i suoi modelli e chi crea delle versioni ibride nella sua progettazione. L’importante è raggiungere il risultato.

Progettazione didattica: fasi

Le fasi chiave della progettazione didattica

La progettazione didattica prevede diverse fasi e il seguire pedissequamente permette di realizzare al meglio la formazione per il lavoro. La fase di analisi in qualsiasi progetto è sempre importante per gettare delle basi solide per ogni classe.

Per poter improntare tutto ciò bisogna seguire le varie fasi guida:

  • Fase di analisi. In questo frangente l’ufficio risorse umane e chi strutturerà la formazione deve fare una valutazione dei differenti aspetti, fra cui gli obiettivi che si vogliono perseguire e una programmazione. Bisogna anche focalizzarsi sulle conoscenze di partenza degli studenti e lo stile di apprendimento. Devono essere identificate soprattutto le opportunità, ma anche le sfide.
  • Definizione concreta degli obiettivi. Questo punto ha bisogno di una particolare attenzione perché gli obiettivi dovranno essere misurabili. La domanda da porsi è cosa dovrà saper fare la persona una volta finita la classe?
  • Pianificare le attività relative all’insegnamento. Questa è una frase strategica dove bisogna fare una valutazione a livello pratico delle metodologie e gli strumenti adottati a livello didattico. Tutto questo deve essere fatto dopo aver determinato gli obiettivi per la classe e la programmazione.
  • Stabilire la sequenza delle attività. Bisogna dare una logica di presentazione e sequenza. Questo è importante per dare una progressività nell’apprendimento. Meglio è strutturata la sequenza di apprendimento e i modelli e più è facile per chi deve imparare.
  • Creare una possibilità di valutazione e misurazione di quanto è stato appreso a livello di competenze.
  • Adattamento e flessibilità. La progettazione didattica deve essere flessibile per adattarsi agli obiettivi e alle reazioni degli studenti durante il processo di apprendimento. Gli insegnanti possono apportare modifiche e regolazioni in base alle necessità emergenti.

Alla fine di queste fasi, che sono tutte importanti , bisognerà aver raggiunto un obiettivo efficace che, soprattutto in ambito aziendale, vada a soddisfare degli specifici bisogni, siano essi orientati all’accrescimento e valutazione delle competenze tecniche o delle competenze trasversali. Lo studente avrà così sviluppato le sue abilità, massimizzando l’investimento dell’azienda stessa. Infatti, mettere in piedi un corso, implica sforzi ma anche costi.

Strumenti per la progettazione didattica

È importante seguire i modelli per avere riferimenti. Altresì è importante seguire le fasi di progettazione nel processo che abbiamo visto sopra. Tutto questo va però oggi affiancato da giusti strumenti. L’e-learning è sempre più diffuso nelle aziende, che ne colgono i vantaggi sia in termini gestionali che di costo. Da qui la necessità di avere delle piattaforme e un programma che aiutino a creare il materiale didattico in modo professionale. iSpring Suite e permettono di creare dei corsi a partire da semplici presentazioni di PowerPoint. Anche senza specifiche competenze di programmazione da parte del docente si riescono ad avere dei corsi con video e materiali multimediali.

iSpring Suite

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La forza di iSpring Suite sono i suoi tools alla portata di tutti:

  • iSpring Converter Pro ti permetterà di convertire da PowerPoint il tuo corso di formazione.
  • QuizMaker ti farà creare dei quiz per una valutazione dell’apprendimento e far anche la valutazione del raggiungimento degli obiettivi.
  • Interaction builder è un tool con cui potrai creare del materiale interattivo come le schede informative e fare una valutazione su cosa migliorare della scheda.
  • iSpring TalkMaster permette la programmazione di situazioni interattive, fra cui anche i dialoghi.
  • iSpring Visuals permette di creare immagini e infografiche che completino il tutto e svolgere da soli la funzione di instructional designer.
  • Creazione di corsi. Puoi creare di corsi interattivi seguendo modelli e aggiungendo materiale interattivo alla tua classe.

iSpring Learn

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iSpring Learn ha a sua volta dei tools che rendono ogni corso speciale:

  • Learning Management System (LMS). Serve per distribuire e gestire i corsi aziendali ai vari dipendenti e collaboratori.
  • Report e tracciamento. Come docente avrai dei dettagli aggiornati sulle varie attività di apprendimento.
  • Gestione dei corsi. Tu come docente puoi creare dei moduli e fare in modo che vengano assegnati a studenti di cui farai una valutazione dei progressi.
  • Caricamento di contenuti. Potrai usare vari formati da PowerPoint, a PDF, video e immagini.
  • Gamification. Puoi rendere interattivi e divertenti i corsi con punteggi, badge e classifiche. Farai breccia nella tua classe.

Si può strutturare anche una programmazione dei corsi per i diversi dipendenti. Tutti questi tools ti aiutano a semplificare il processo di creazione e, sommati a una progettazione fatta ad arte, ti permetteranno di avere dei grandi risultati. Il vantaggio è che esiste anche un periodo di prova con iSpring Suite trial e iSpring Learn trial. Richiedi subito una demo di iSpring Suite e iSpring Learn per scoprire come possono rivoluzionare il tuo lavoro.

Conclusioni

La sinergia tra l’utilizzo di modelli, una attenta progettazione e programmazione seguendo una ad una le fasi di progettazione didattica e utilizzando i giusti strumenti, permettono di avere della formazione specifica e professionale in azienda.

La scelta e la valutazione di uno strumento di creazione come iSpring Suite, rispetto a software gratuiti, è conveniente nella programmazione dei corsi perché si occupa di molto aspetti di cui diversamente dovresti occuparti tu, uno fra tutti la strutturazione dell’hosting. Prima di procedere all’abbonamento puoi sempre prenotare una demo con un espertoprovare iSpring Suite trial con un periodo prova che ti permetterà di fare le tue valutazioni per la tua progettazione didattica.

FAQs

Come impostare una progettazione didattica?

Oggi è facile procedere a tutto ciò, puoi basarti sui modelli studiati da grandi professionisti (come quelli sopra indicati). Seguire step by step le varie fasi e usare la piattaforma giusta che ti aiuti a determinare la tua programmazione.

Perché è importante la progettazione didattica?

La progettazione didattica è importante per gettare le basi di un progetto strutturato e con un piano di lavoro preciso che faciliti tutto il procedimento e programmazione, arrivando all’obiettivo.

Cosa deve contenere una progettazione didattica?

Una progettazione didattica dovrebbe contenere gli obiettivi di apprendimento chiari, i contenuti strutturati, le attività di insegnamento coinvolgenti, le valutazioni adeguate, le risorse didattiche pertinenti e un piano temporale ben definito.

  • Molto interessante. Lavoro nelle HR e questo mi sembra molto interessante e soprattutto d’immediata comprensione. Potrebbe essere una soluzione interessante per digitalizzare tutta la formazione che è ancora fatto un modo classico.

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